sabato 6 ottobre 2018

Prepper


Gente strana i "Prepper", se non li conosci. Sono spesso raffigurati con personaggi sinistri con la maschera antigas indossata su uno sfondo apocalittico.

Cosa significa? to be prepared, essere preparati, pronti. L'origine è americana.
Conoscere ed apprendere sono alcune delle parole chiave del mondo prepper.
Faccio parte di una chat su Telegram, dove sono stato attirato dalle loro competenze, conoscenze e preparazione sul Survival. Mi ha impressionato quante cose sanno, approfondiscono, studiano e si avvalgono di esperti per aumentare le loro conoscenze.
Si ma cosa fanno? chi sono?
Personaggi di ogni età, sesso e status sociale che amano vivere essendo "pronti" ad ogni evenienza, soprattutto se tendono alla catastrofe.
Chi per disastri ambientali, chi economici, chi guerre o epidemie, sta di fatto che con un piano di emergenza bisogna essere pronti ad affrontare il proprio incubo.

Chi più chi meno siamo tutti dei Prepper, diamo solo importanze e priorità differenti.
I nostri nonni erano tutti Prepper: scorte alimentari (sopratutto auto-prodotte), fai da te, risparmiatori... lo erano.
Molti non lo sanno ma lo sono, scoprire questo mondo fa uscire il Prepper che è in noi.

Pero Selvatico (la casa) è una BOL (Bug Out Location), la macchina è una BOV (Bug Out Vehicle)... tanti acronimi per indicare posti sicuri o mezzi e materiali per eventualmente raggiungerli... o scappare.

Provo ad elencare e spiegare i "termini" più utilizzati in ordine di grandezza:

E.D.C. (Every Day Carry)
non necessariamente in un contenitore, è tutto quello che ci portiamo addosso ogni giorno. In tasca, nel portafoglio, nella borsetta, nel borsello, attaccato al portachiavi... una serie di oggetti che secondo ognuno di noi possono tornarci utili in situazioni "fuori norma". Un mini torcia, una piccola lama, un pinza multiuso, un carta di credito "multifunzione", uno spray al peperoncino, lo smartphone con app utili, acqua, una barretta di cibo energetico... potrei andare avanti per decine di righe, alla fine qualcosa lo abbiamo tutti...

B.O.B. (Bug Out Bag):
una borsa, solitamente uno zaino da "prendere e scappare". Dentro ci deve essere il necessario per sopravvivere almeno per 72 ore in completa autonomia. Ci sono migliaia di elenchi in rete su come comporlo. Come dico sempre nei miei corsi, metteteci quello che sapete usare. C'è chi ne ha composto uno per ogni componente della propria famiglia, cani inclusi. Si tiene nelle vicinanze della via di fuga e va tenuto aggiornato periodicamente per eventuali scadenze o sostituzione di qualche componente.





B.O.V. (Bug Out Vehicle)
il veicolo con il quale caricare il necessario e togliersi dai guai, magari per raggiungere la BOL. A bordo ci sarà tutto il necessario per sopravvivere qualche giorno. Cibo, acqua, coperte, oltre al necessario per la manutenzione/riparazione dell'auto stessa.
Una grande Bob.
In rete ci sono anche le classifiche su quali veicoli sono più adatti a queste esigenze.


B.O.L. (Bug Out Location)
Il posto sicuro. La BOL perfetta è la casa autonoma nascosta al mondo con dentro scorte per sopravvivere mesi. Acqua, cibo, energia sotto ogni forma fisica è quello che riempe una BOL. L'indipendenza energetica è il top da raggiungere. Qui si starà fino ad emergenza finita, proteggendosi in ogni modo e maniera.
Sopravvivenza a lungo termine.









Bugging In o Out?
In base alle situazioni che si possono creare la scelta è rimanere chiusi e barricarsi in casa (Bugging In) o scappare (Out). Cosa fare dipende dal SHTF, l'acronimo più divertente e originale del Prepping: When the SHIT HIT THE FAN, ve la lascio tradurre...

Ho riassunto in poche righe concetti che fanno parte di libri interi. Ognuno con le sue idee ha condito il Prepping nella maniera più consona alle proprie esigenze. Approfondiremo in seguito...



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